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Il volto oscuro della luna


Buongiorno cari lettori! Oggi vi parlo di un libro di una giovane autrice. Premessa: un libro che inizia con una citazione dei Pink Floyd ha già tutta la mia attenzione. Ma gusti musicali a parte, vi spiego un po’ di cosa parla. Sin dall’inizio possiamo notare come l’autrice voglia sottolineare quanto di nostro ci sia tra queste pagine e, infatti, afferma: Perché dovresti leggere questo libro? Perché io caro lettore, in realtà sono te; la mia storia è in realtà la tua; i miei sogni; le mie paure, le tue paure. Io sono Aurora e sono l’alter-ego di ognuno di noi.

Dalle prime pagine ho capito d’avere in qualche modo un collegamento con la scrittrice. Sia io che Aurora - come probabilmente molti di voi - almeno una volta nella vita ci siamo sentiti soli. Abbandonate e sedotte dalla solitudine.

A chi non è capitato di pensare che, in alcuni momenti, quel silenzio intorno basti, che tu basti. Ma concordo pienamente con l’autrice quando afferma che molte persone confondono la solitudine con amor proprio. La solitudine non è una condizione ottimale, non è qualcosa che scegli come fare un salto dal parrucchiere a spuntare le ciocche bruciate dalla piastra. La solitudine non può essere considerata una circostanza positiva. In qualche modo questo libro mi ha ricordato Greta cinque anni fa, un’adolescente spaventata e senza luce negli occhi. Mi ha ricordato quanta forza ci vuole per alzarsi dopo essere caduti. Mi ha ricordato quanto sia giusto farsi aiutare in quei momenti e quanto sia sbagliato pensare che vada tutto bene quando non è così. Sabrina, la scrittrice, è stata capace di far capire al lettore quanto si possa soffrire di una malattia senza che gli altri lo notino. Non sono sicura che queste pagine però possano trovare la stessa strada nella mente di qualcuno che non abbia vissuto parte delle esperienze di Aurora. È un libro forte, pieno di drammi psicologici. Il percorso di una ragazza perduta, sola.

Dentro ognuno di noi c’è Aurora. Tra di noi c’è chi avrà solo il suo nome o chi tutta la sua storia. Consiglio questo libro a chi ha affrontato un lungo viaggio e finalmente può godersi il panorama. L’amare se stessi, il bisogno di ricongiungere il nostro corpo alla nostra mente è l’unica cosa che in questa vita conta.

Chi ama leggere, capisce il peso delle pagine, delle parole. In questo libro ci sono parole pesanti come macigni. I disturbi mentali vengono ancora oggi emarginati. Ma il dolore che sopporta Aurora, non è forse degno? Il calice di vino sorseggiato mentre si osserva una finestra nell’attesa straziante dello scorrere delle ore, non è un dolore che colpisce la nostra anima?

Io ho fatto un percorso, come lo ha fatto Aurora. Alla fine del tunnel c’è sempre la luce, e quando la osservi da un’altra prospettiva ti accorgi di quanto sia luminosa. Se state tracciando il vostro percorso, questo libro potrebbe spingervi a capire che non siete soli. Se volete conoscervi e capirvi meglio, questo libro potrebbe darvi delle chiavi per poter aprire molte porte della vostra mente. Se avete già l’arte del saper analizzare i vostri demoni, allora, leggerete questo libro sentendovi forti, e amando ogni singolo passo che vi ha condotto in quella direzione. È un buon libro, da leggere attentamente.

Fatemi sapere anche voi cosa ne pensate!

Ringrazio l'autrice per avermi concesso l'onore di leggere queste pagine.






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